
XX CONGRESSO IBZ: LA PRESBIOPIA
L’Istituto Benigno Zaccagnini di Bologna, in collaborazione con IACLE, AILAC, SOPTI e ASS.AI ha appena chiuso i battenti del proprio congresso annuale.
Innanzitutto, facciamo i complimenti per l’ottima organizzazione di questo evento ai padroni di casa, il Direttore Giorgio Righetti e la Segreteria IBZ, per tutto il lavoro che hanno egregiamente svolto per l’eccellente organizzazione e ospitalità di questo XX congresso interdisciplinare.
SOPTI, Società Optometrica Italiana, ha partecipato con entusiasmo e dedizione allo sviluppo del programma e ha contribuito all’aggiornamento con relazioni e workshop.
L’argomento presbiopia è stato trattato abbracciando i contributi di tutti i professionisti della visione: dall’ottico, all’optometrista, all’oftalmologo e di altri esperti come ad esempio psicologi e andrologi.
Il ricco programma del congresso, che ha richiamato, come di consueto, un notevole numero di partecipanti, professionisti e studenti, ha coinvolto alcuni tra i massimi esperti nazionali ed internazionali, a sottolineare l’importanza della collaborazione interdisciplinare a vantaggio del paziente. Nel corso dei lavori congressuali, infatti, si sono intrecciati sempre più frequenti riferimenti alle relazioni presenti nel panel, ad evidenziare quanto il tema in questione fosse conseguenza di una collaborazione corale. Ciò che è emerso in queste due giornate, è un messaggio che anche SOPTI ha sottolineato nel congresso sul cheratocono lo scorso mese a Mestre: non sempre è possibile affrontare le richieste di un paziente da un’unica prospettiva. Il supporto e la collaborazione interdisciplinare è l’unico modo corretto di occuparsi della salute ed il benessere pubblico. Il ruolo dell’optometrista è sempre più al centro dell’attenzione per la collaborazione, soprattutto con gli Oftalmologi. Sempre più spesso oculisti, anche opinion leader internazionali, si avvalgono della collaborazione di optometristi di supporto alle loro attività e richiedono un ulteriore miglioramento nel riconoscimento delle competenze specifiche.
Un’interessante e partecipata sessione workshop ha concluso i lavori.
Ci portiamo a casa molti stimoli, tra cui il crescere di una maggiore attenzione al ruolo dell’optometria rispetto alle esigenze di aggiornamento nelle responsabilità professionali, anche verso procedure di primary care, che in optometria non sempre sono così chiare, rispetto alla legislazione, alle conoscenze ed alle necessità pubbliche.