OPTOMETRIA, breve sintesi di una professione nell’ambito della salute e del benessere. Optometria è di utilità sociale, è praticata in Italia da cinquant’anni almeno da alcune migliaia di professionisti, con specifica formazione. Al pari di molte altre, tale professione non è regolamentata, ma è svolta liberamente e legalmente.
Cos’è l’Optometria?
Optometria è un settore delle scienze della salute. Gli operatori sono esperti della visione e delle “disfunzioni della funzione visiva, come miopia, presbiopia, astigmatismo, ipermetropia” e non intervengono (almeno in Italia) “in caso di vere e proprie malattie oculari”.
Optometria scaturisce dall’unione di una triade di conoscenze: Ottica (fisica), Fisiologia (biologia, scienze della salute), Percezione (psicologia). Tale triade dipende dalle strutture e funzioni del sistema visivo che intrecciano conoscenze di questi tre ambiti almeno.
Quando è nata l’optometria?
L’optometria non è affatto una professione nuova. L’uso di lenti per vedere bene inizia nel 1286 pare proprio in Italia. Poi si sviluppa nei secc. XVI-XVII con alcuni criteri di scelta. A fine del 1800 è variamente praticata in Europa e negli Stati Uniti ma non formalizzata (negli Stati Uniti, si formalizza una prima licenza di optometrista a New York nel 1897; una prima regolamentazione è del 1901, nel Minnesota). In Italia questa professione inizia a prendere forma negli anni ’20-30; ma negli stessi anni nel Regno Unito la formazione è a livello superiore (nel 1903-4 si apre un dipartimento di ottica e nel 1927 inizia la formazione al londinese Northampton Institute, ora City University). In altri paesi europei si formalizza dopo la seconda guerra mondiale. In Italia il primo corso di formazione è del 1969 (a Milano e a Vinci). Ora sono attivi vari percorsi formativi in Italia.
Come si diventa optometristi in Europa?
In Europa, l’optometrista ha una formazione generalmente postsecondaria o universitaria ed è generalmente un professionista autonomo delle scienze della salute (che sono differenziate da medicina).
Nella maggior parte dei paesi dell’Unione Europea (Gran Bretagna, Irlanda, Spagna, Olanda, Germania, Danimarca), in tutti i paesi di influenza anglosassone (Usa, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Sud Africa) e in altri paesi asiatici e sudamericani, l’optometria è differenziata dalla branca medica dell’oftalmologia. Nella quasi totalità dei paesi essa si è differenziata anche dall’ottica (anche se le radici culturali e storiche sono affini).
Nella gran parte dei paesi citati, la formazione degli optometristi è post-secondaria o universitaria. Il lavoro degli optometristi si svolge in collaborazione con le varie professioni legate a occhi e visione (medici-oftalmologi, ottici, ortottisti, psicologi della percezione…) o in modo autonomo.
Come è inquadrata in Italia la professione di optometrista?
L’optometria non è una professione regolamentata in Italia. Nondimeno e al pari di molte altre professioni, ha propri percorsi formativi e tale professione può essere esercitata liberamente, come ribadito più volte dalla Corte di Cassazione (ad es.: Udienza 11 Aprile 2001; n.42895/2001 ruolo gen.; n. 595) in quanto è differenziata dalla professione di medico-oculista e da quella di ottico.
L’optometria è compresa anche nell’ultima lista delle attività economiche ATECO 2007 (pubblicata dall’ISTAT) al codice 86.90.29, Altre attività paramediche indipendenti (paramedico è termine talvolta ambiguo ma in genere identifica un “sanitario” differente dal medico).
Come si diventa optometristi in Italia?
Gli optometristi attualmente in attività in Italia provengono da formazione specifica pur di diversa struttura. Prevalentemente, lo studio dell’optometria perfeziona gli studi e l’abilitazione in ottica. Le sedi della formazione in optometria sono vari istituti a natura regionale, o statale (raro) o privata o universitaria. Diversi optometristi operanti in Italia hanno formazione universitaria straniera (sia UE sia extraUE).
Cosa fa, in pratica, l’optometrista?
L’Optometrista si occupa di refrazione oculare (la “misura della vista”), dell’applicazione delle lenti a contatto, della verifica del normale equilibrio del sistema visivo binoculare, compensando difetti visivi e misurandoli ( ὄ ψις–μέτρον ) con strumenti appositi e mezzi ottico-fisici, al fine di incrementare le abilità visive ed il comfort , mediante tecniche non mediche, quali lenti e tecniche di educazione visiva.
In Italia, l’Optometrista non effettua diagnosi mediche, non gestisce patologie, non prescrive terapie farmacologiche o chirurgiche, né consiglia il paziente sotto il profilo medico.
Dove l’optometrista svolge la propria professione?
Molti sono i professionisti attivi presso i centri ottici, alcuni altri invece, svolgono la professione presso studi oculistici, collaborando con gli altri professionisti della visione (oculisti ed ortottisti). Altri professionisti svolgono attività autonoma in un proprio centro.